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    • 08/09/2017: Astoi e Fto: tavoli di lavoro per la direttiva sui pacchetti

      La data si avvicina, la materia è ostica e le associazioni di categoria stringono – finalmente – alleanze. Entro il 31 dicembre dovrà infatti essere recepita la direttiva europea 2015/2302, relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati per la quale Astoi e Fto hanno pensato bene di unire le forze – e soprattutto le menti – per rendere chiaro il documento nonché “potabile” per tutti gli attori della filiera. 

      L’imbeccata arriva dal Mibcat, al quale le due associazioni hanno deciso di fornire completo supporto, creando gruppi di lavoro interni e autonomi per esaminare il testo e verificare le aree di possibile interpretazione non univoca, compatibilmente con gli ambiti per i quali la direttiva permette apporti in sede di recepimento.

      «Siamo particolarmente lieti dell’ottima capacità di ascolto dimostrata dal Ministero – commenta Nardo Filippetti, presidente di Astoi -. In vista della convocazione del prossimo incontro, rinnoviamo la nostra massima disponibilità alla collaborazione con i tecnici del Mibact, con l’intento di definire, attraverso un processo partecipato e condiviso, un nuovo quadro normativo che possa offrire la miglior tutela ai viaggiatori, dimostrandosi al contempo funzionale allo sviluppo ed alla sopravvivenza delle imprese che intendono svolgere seriamente la loro attività».
      Dello stesso parere Luca Patanè che si dice certo di tempi rapidi per il recepimento della direttiva. «La collaborazione fattiva tra istituzioni ed operatori di settore consentirà un rapido ed efficace recepimento della nuova direttiva – ribadisce -. Il cliente finale si sentirà più considerato e sicuro mentre gli imprenditori corretti potranno operare e investire nelle proprie attività certi di in un contesto regolatorio che detta le norme al servizio della filiera di mercato ed esercita l’adeguato controllo nazionale ed internazionale».
      Attualmente si è aperta la fase dell’esame del documento da parte delle due Camere mentre Astoi e Fto hanno già sottoposto all’attenzione dei tecnici del ministro alcuni punti.
      Eccoli:

      Fornire maggiore chiarezza e trasparenza nei confronti degli acquirenti di pacchetti turistici o dei servizi collegati online, garantendo loro le medesime tutele dell’offline ed allineando le responsabilità dei professionisti del web con quelle degli operatori tradizionali (tour operator e agenzie di viaggio);
      Consentire che la commercializzazione e l’erogazione dei servizi turistici avvenga esclusivamente da parte di aziende e professionisti del settore dotati di tutti i requisiti, escludendo le forme di abusivismo e ponendo precise limitazioni a soggetti diversi dagli operatori abilitati, quali ad es. associazioni senza scopo di lucro, enti, etc.
      Eliminare le “aree grigie” della direttiva, ossia locuzioni che lasciano ampio margine ad interpretazioni e che contribuirebbero verosimilmente ad accrescere i contenziosi tra viaggiatori ed imprese;
      Riequilibrare le responsabilità e gli oneri ai quali gli operatori sono sottoposti, evitando un ingiustificato ed iniquo aggravio di costi;
      Non creare incongruenze con il sistema relativo alla protezione in caso di insolvenza o fallimento, già attuato in Italia a seguito della modifica dell’art. 50 e dell’’abrogazione dell’art. 51 del Codice del Turismo.

      FONTE: http://www.travelquotidiano.com


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